domenica 28 febbraio 2016

Perché ridere è la migliore medicina



I medici che diagnosticarono la spondilite anchilosante a Norman Cousins, gli dissero anche che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo, poiché si trattava di una malattia debilitante senza alcuna possibilità di cura e che avrebbe sofferto tutta la vita di dolori atroci. Cousins, giornalista e uomo caparbio, non si arrese, e si chiuse in una stanza d'albergo a guardare film divertenti, noleggiati e visti ogni giorno, più volte, in una vera e propria autoterapia del riso. Dopo sei mesi la malattia era scomparsa e i medici non poterono far altro che constatarlo increduli. La sua storia straordinaria, diede inizio ad una serie di ricerche sul ruolo delle endorfine, le sostanze chimiche liberate dal cervello quando ridiamo e potete leggerla personalmente nel suo libro Anatomia di una malattia
Le endorfine sono delle sostanze chimiche rilasciate dal cervello quando si ride (anche se si compiono altre azioni piacevoli, come praticare sport). Una definizione medica può essere quella di sostanze morfino-simili secrete dall'ipofisi e dall'ipotalamo ad azione prevalentemente analgesica. Per morfino-simile si intende che hanno una composizione chimica simile a quella della morfina e dell'eroina ed esercitano un effetto tranquillante sull'organismo - udite, udite - rafforzando il sistema immunitario. Ecco cosa è accaduto a Cousins: si è drogato di felicità. Non solo: secondo Allan e Barbara Pease autori del libro Perché mentiamo con gli occhi e ci vergogniamo con i piedi?, chi è felice vive più a lungo e si ammala meno rispetto a chi si lamenta sempre che, oltretutto, ha spesso un aspetto malaticcio. Facciamoci caso. E ridiamo, anche a crepapelle. Basti pensare che la maggior parte, se non tutte, le persone che abusano di alcol e droga, null'altro tentano che di sentirsi felici! Non essendone capaci, utilizzano delle "endorfine" sintetiche e dannose per l'organismo.
Secondo Paul Ekmanhttp://www.paulekman.com, uno dei cento psicologi più importanti del XX secolo, il sorriso influenza il sistema nervoso autonomo! Se siamo circondati da persone sorridenti e che ridono, ne siamo contagiati; se invece l'ambiente intorno a noi è costituito da persone tristi e infelici, ci deprimeremo a nostra volta. Sto pensando ai tristi ospedali, alle tristi diagnosi e ai tristi medici che non credono al potere della mente. E ricordo Patch Adams, la sua vita e i suoi studi e, soprattutto, la sua missione.

Patch Adams
« Per noi guarire non è solo prescrivere medicine e terapie ma lavorare insieme condividendo tutto in uno spirito di gioia e cooperazione. La salute si basa sulla felicità – dall’abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l’estasi nella natura delle arti »
                                                                                                             (Patch Adams)

Giuliana Sclerosette

Leggete anche il post del nostro Marcello Salas:
http://frontelibero.blogspot.it/2016/02/la-sofferenza-nei-bambini-malati-e-un.html

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