giovedì 29 gennaio 2015

Canone Rai: firma per chiedere l'abolizione

INIZIATIVA DELL'ASSOCIAZIONE CONSUMATORI ALTROCONSUMO

20 gennaio 2015
Canone Rai più basso e direttamente in bolletta della luce? Niente da fare. Dopo tanto parlare, alla fine il canone resta lo stesso dell'anno passato e va pagato entro il 31 gennaio. Ma ormai è giunta l'ora di una riforma radicale sul servizio pubblico televisivo nel nostro Paese. Firma la petizione per chiedere l'abolizione di questa tassa.

Anche quest'anno, il 31 dicembre, scade il termine per il pagamento del canone rai. Il tormentone di questi mesi su una modifica delle modalità di pagamento (si era parlato addirittura di metterlo direttamente nelle bollette di luce e gas in modo da farlo pagare a tutti gli italiani, ma anche di ridurne l'importo) si è concluso con un nulla di fatto: la legge di stabilità recentemente approvata lascia per quest'anno le cose invariate. Quindi se possiedi un apparecchio televisivo (o un qualsiasi dispositivo potenzialmente in grado di ricevere il segnale dall'antenna tv) devi sborsare, come l'anno passato, i 113,50 euro necessari a sostenere i canali della televisione pubblica nazionale. Per sapere quando e come pagare puoi consultare lo speciale decicato al canone Rai.

E' il momento di dire basta

Ma fare il proprio dovere di cittadino non significa rinunciare a far sentire la propria voce. Per superare sprechi e inefficienze che, da tempo, contraddistinguono la gestione antieconomica della Rai abbiamo organizzato una petizione per chiedere l'abolizione del canone.


Firma anche tu per chiedere l’abolizione del canone RAI 


Al Presidente del Consiglio chiediamo di mostrare più coraggio nella riforma della Rai. Le misure ipotizzate al momento sono il taglio di 150 milioni di euro e la cessione di una quota di minoranza di Rai Way. Per quanto apprezzabili, non le riteniamo sufficienti per porre rimedio alla situazione. Proponiamo perciò, nell'interesse dei cittadini, un pacchetto di riforme strutturali serio e sostenibile, attraverso alcuni interventi:
  1. Abolizione del canone
    Che significherebbe restituire oltre 100 euro ogni anno alle famiglie italiane ed eliminare la pressione della politica che opprime il servizio pubblico radiotelevisivo.
  2. Mantenimento di un solo canale pubblico
    Come esito delle riforme, dovrà rimanere un solo canale di servizio pubblico che, indipendente e senza pubblicità, sarà chiamato a dare informazioni di qualità.
  3. Privatizzazione degli altri canali Rai
    Questo consentirà allo Stato anche di fare cassa
  4. Possibilità di fissare obblighi di servizio pubblico a carico delle altre reti private
    Lo Stato mette infatti a disposizione degli operatori privati le frequenze, permettendo loro di guadagnare attraverso la pubblicità e la pay tv e, a fronte di questo, a tali operatori potrebbe essere chiesto il rispetto di alcuni obblighi di servizio pubblico.
  5. Abolizione della Commissione parlamentare di vigilanza
    La Commissione di vigilanza Rai non avrebbe più alcun significato e andrebbe pertanto abolita. Questo contribuirebbe a eliminare la pressione della politica sull'informazione televisiva.
  6. Potenziamento dell'Antitrust e riforma dell'Agcom
    Per evitare che la privatizzazione non abbia effetti negativi sulla pluralità dell'informazione occorre potenziare l'operatività dell'Antitrust in questo settore, a garanzia di una corretta ed efficiente concorrenza che produca benefici per i consumatori.

Fonte:http://www.altroconsumo.it/hi-tech/televisori/news/abolizione-canone-rai

1 commento:

  1. Grazie infinite! Ho firmato anche se non credo che, chi dovrebbe agire, abbia il coraggio di fare quello che è "giusto ed ovvio", in quanto ho già firmato in anni precedenti la stessa petizione! Però ri-provarci non costa nulla e sperare anche!

    RispondiElimina

Non si accettano offese parolacce o bestemmie. Rispetto e civiltà sono ben accetti. Gli autori non vogliono sostituirsi alla figura medica e non si accettano richieste di cura. Non è possibile in questa sede rispondere a domande riguardo malattie personali ma, solo in linea generale, a scopo informativo e divulgativo.