venerdì 1 febbraio 2013

Bambini super vaccinati


 In attesa che, un giorno, un governo non asservito alle multinazionali (utopia?) abroghi la legge sulle vaccinazioni obbligatorie, oggi è comunque possibile evitare di far vaccinare i propri figli, anche se passando attraverso il filtro del cosiddetto “Dissenso Informato”.

In pratica i medici vaccinatori illustreranno i genitori che non intendono vaccinare i propri figli sui benefici della vaccinazione e dei rischi a cui si sottopongono i propri figli non vaccinandoli. In quello che in effetti è una campagna di “terrorismo pro vaccinazione” i rischi della vaccinazione vengono sminuiti a livello di “trascurabili percentuali come “uno su 10.000, è un rischio accettabile, pensi ai benefici…”

Tuttavia quelle percentuali sono irreali perché, se esiste un registro delle reazioni avverse e dei danni da vaccino, la quasi totalità non viene riportata, in quanto la maggioranza di essi non viene riconosciuta dalla medicina ortodossa come danni da vaccino.
Il fatto di non essere riconosciuti come danni da vaccino e di conseguenza non venendo riportati spiega le basse percentuali di danni, ma lo sono solo in apparenza.

E se anche fossero vere, ma ribadisco non lo sono, i bambini rovinati dai vaccini sono molto di più di quelli quantificati per le ragioni sopraddette, non vorrei essere nei panni del padre o della madre di uno dei decimillesimi bambini.

Questo è stato uno dei punti che mi ha fatto decidere di non vaccinare i miei tre figli. E se mio figlio fosse il decimillesimo? In seguito nel corso degli anni ho illuminato centinaia di genitori, e alcuni ancora oggi mi dicono grazie nel vedere la scintilla di vitalità che sprigiona dagli occhi dei loro figli non vaccinati.
Chiunque che abbia capacità e voglia di osservare potrà notare la luce che emana lo sguardo di un bambino sano e che dopo una vaccinazione quella luce appare spenta o comunque affievolita. E tutto non è più come prima, anche se spesso appare inosservato. I bambini, vaccinazione dopo vaccinazione (i cosiddetti richiami), si spengono un poco ogni volta.

Perciò se devi presentarti a ricevere l’indottrinamento dai medici vaccinatori, di solito sono in due, per poi poter apporre il tuo no alla pratica vaccinale su tuo figlio o tua figlia, se non sei più che preparato, il discorso pieno di negatività, catastrofismo, di accusa implicita di non essere un buon genitore se non fai vaccinare tuo figlio, può abbatterti e invalidare tutti i tuoi buoni propositi.
Consiglio quindi di leggere questo libro scritto da un medico pediatra ex vaccinatore di massa. E’ un libro per chi vuol essere davvero informato sulle vaccinazioni.

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Eugenio Serravalle

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Eugenio Serravalle, medico specialista in Pediatria Preventiva, Puericultura e Patologia Neonatale.

Da quasi trenta anni visito bambini, e cerco di curarli “in scienza e coscienza”. Fare il pediatra permette, tra le tante cose, anche di crescere professionalmente e umanamente insieme ai bambini, che si evolvono nel fisico, nelle capacità motorie e nelle competenze psicologiche. È appassionante seguire cambiamenti così profondi.

Durante gli studi universitari ho appreso la pratica vaccinale. E per molti anni ho vaccinato i bimbi affidati alle mia cure con ogni vaccino disponibile, convinto dell’utilità dell’immunizzazione di massa. Ho dedicato buona parte del mio tempo ai bambini, ai miei pazienti, spinto dalla voglia di andare al fondo dei problemi, senza fermarmi alla superficie, mantenendo uno spirito critico.

Nel corso della mia attività ho avuto modo di incontrare bimbi non vaccinati, e ho iniziato a rendermi conto che avevo accettato senza riserve e riflessioni il concetto secondo cui i vaccini sono sempre efficaci e sicuri. Ho cominciato a constatare che la frequenza delle malattie pediatriche più comuni, le infezioni ricorrenti delle vie aeree superiori, o le manifestazioni allergiche, erano ridotte nei bimbi non vaccinati rispetto a quelli sottoposti alle vaccinazioni.

Ho conosciuto genitori i cui figli si erano ammalati gravemente, o che addirittura erano morti a causa della somministrazione di un vaccino. Ho iniziato a vedere questa pratica con occhi diversi, ho dato altre interpretazioni alle malattie che avevo visto insorgere dopo la vaccinazione, provocate a volte anche da me, e che non avevo messo in relazione al vaccino.

Ho cominciato a pormi altre domande, a cercare risposte non conformiste o obbedienti a logiche di routine, studiando quanto disponibile nella letteratura scientifica internazionale, mettendo a confronto dati e ricerche cliniche. Ho cercato di sviluppare una riflessione sulle politiche dell’industria farmaceutica, capace di condizionare pesantemente gli studi scientifici, le opinioni dei medici e degli operatori della salute, le politiche dei governi in materia di salute.

Nel frattempo anche le vaccinazioni sono cambiate: inizialmente erano rivolte verso malattie (il vaiolo, la difterite, il tetano, la poliomielite) che potevano costituire un episodio importante nella vita di ciascun individuo. Poi si sono rivolte verso malattie “minori” (il morbillo, la parotite, la rosolia), per arrivare a malattie provocate da germi che, per motivi diversi (variabilità dei sierotipi, modificazioni continue del genoma dei microrganismi, immunità parziale e di breve durata), rappresentano il substrato naturale nel quale siamo immersi da sempre, che sono cresciuti insieme a noi, che mutano e si modificano insieme a noi, in una sorta di co-evoluzione (pneumococco, meningococco, virus influenzale, rotavirus, papillomavirus).

La diffusione di massa di tutti questi vaccini può provocare una trasformazione della nostra naturale capacità di risposta a virus e batteri, abituare l’organismo a una immunità artificiale diversa dall’immunità naturale, e dipendente dai farmaci; con la concreta possibilità che altri aspetti dell’immunità, della tolleranza immunologica, verranno coinvolti.

Il costo dell’immunità artificiale può tradursi nell’aumento delle malattie allergiche e delle patologie autoimmuni, nell’alterazione dei fattori di protezione dai tumori, dalle malattie degenerative. Una trasformazione dello stato di salute permanente, e non solo fisico: l’abuso di farmaci e vaccini modificano la stessa percezione della malattia, ridefinendola in base agli interessi e al potere dell’industria.
I capitoli che seguono sono frutto delle conclusioni a cui adesso sono arrivato, ancora piene di dubbi e interrogativi, e che metto a disposizione di quei genitori che vogliono sapere di più sulla pratica vaccinale. Le domande che mi rivolgono ogni giorno danno il titolo ai capitoli della prima parte del libro. Le risposte spesso non sono conclusive o definitive, né ho l’ambizione di poter fornire certezze valide allo stesso modo per tutti i bambini.

Ogni bambino è un’entità unica, con una storia familiare e personale diversa, che vive in contesti differenti, e per questo il libro non può sostituire un consulto medico.
Ho scritto queste pagine perché credo che l’informazione sia elemento indispensabile per l’autonomia delle decisioni delle persone, perché credo che sia un dovere per il medico che pratica un rapporto paritetico con gli altri condividere le proprie conoscenze, perché credo nell’indipendenza e nella libera scelta degli individui anche nelle terapie mediche.

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Non si accettano offese parolacce o bestemmie. Rispetto e civiltà sono ben accetti. Gli autori non vogliono sostituirsi alla figura medica e non si accettano richieste di cura. Non è possibile in questa sede rispondere a domande riguardo malattie personali ma, solo in linea generale, a scopo informativo e divulgativo.