venerdì 21 dicembre 2012

CARLOS CASTANEDA INCONTRA IL NAGUAL DON JUAN MATUS

Un incontro voluto dall'Infinito
Nel 1960 Carlos Castaneda, uno studente di antropologia, visita il territorio di confine tra l’Arizona e il deserto di Sonora in cerca di informazioni dagli indiani del luogo a proposito del Pejote e di altre sostanze psicotrope. In una stazione d’autobus della Greyhound, Carlos incontra un vecchio indiano Jaqui di nome Juan Matus. Quest’uomo, scambiato dapprima per un innocuo vecchietto e che si rivela poi essere un potente Sciamano Tolteco, cambierà definitivamente la sua vita. (Il termine tolteco viene qui usato non nella sua accezione etnologica, ma in quella originale di “studioso”, “artista”, o “uomo di conoscenza”).
A Carlos sembra inizialmente di essere venuto in contatto con l’opportunità di ampliare le sue vedute, ma Juan Matus, che legge come un segno dello spirito il “fatale” incontro, riconosce subito nel suo interlocutore il discepolo eletto, che le stesse forze astratte e misteriose dell’universo gli hanno condotto di fronte. Inizialmente, Castaneda si adatta ad accettare il ruolo di apprendista stregone al solo scopo di ottenere le informazioni desiderate. Don Juan invece compie ogni sforzo in suo potere per rompere i limiti della percezione del suo allievo al fine di metterlo nella posizione di poter vedere il mondo così come questo è veramente. Castaneda riferisce a questo proposito (1):
«I suoi insegnamenti furono come un randello, che continuò a picchiare sulla mia testa fino a quando non capii che la mia preziosa visione del mondo era solo un costrutto, basato su tutte le possibili interpretazioni fisse, che io usavo per “difendermi” dalla percezione pura e meravigliosa.»
Nel primo bel libro di Castaneda, un eccellente lavoro antropologico, GLI INSEGNAMENTI DI DON JUAN (Famoso anche come "A Scuola dallo Stregone"), si parla molto di droghe (Mescalito, Hierba del diablo, Datura inoxia) e di strani riti che contemplano incontri con alleati e spiriti della natura. È un “inganno”: le piante di potere e tante altre bizzarrie sono parte del magistrale intento di don Juan di rimuovere rapidamente le rigide certezze del suo allievo.
Anche nel secondo libro UNA REALTA' SEPARATA le droghe e le esperienze da esse causate sembrano avere un ruolo centrale. E Carlos, convinto, com’è, di raggiungere il suo scopo, cioè di trovare sempre più informazioni di prima mano per le sue “importanti” ricerche etnologiche, si sottopone a tutte le stranezze del suo maestro per amor di scienza.


L’ambizioso studente di antropologia impiega qualche tempo per comprendere che è capitato dentro qualcosa che va ben oltre le sue ambizioni accademiche e che don Juan fa ricorso alle droghe solo per spezzare le catene della sua rigida visione del mondo. A tal proposito Carlos racconta:
«Il nagual parlava a lungo di alleati, di piante di potere, di mescalito, del fumino, del vento, degli spiriti dei fiumi e delle montagne. Quando in un secondo momento lo interrogai in merito all’enfasi che dava a quegli elementi, ammise senza vergogna che nella fase iniziale del mio apprendistato aveva fatto ricorso a tutte quelle tiritere pseudoindiane per il mio bene. Ero sbigottito. Come poteva dire certe cose, quando era evidente che non erano vere? Aveva parlato seriamente e, se c’era un uomo in grado di attestare la veridicità delle sue parole e dei suoi stati d’animo, quello ero io. “Non farne un dramma”, rise don Juan. “Mi ha divertito molto dilungarmi in tutte quelle sciocchezze, soprattutto perché sapevo di farlo per il tuo bene… Ti ho ingannato trattenendo la tua attenzione su elementi del tuo mondo che esercitavano su di te un grande fascino, e tu hai abboccato in pieno…”». (2)
Nei volumi successivi, VIAGGIO A IXTLAN e L'ISOLA DEL TONAL, l’apprendista stregone Carlos esplora la Via del Guerriero ed in essa, attraverso disciplina ed impeccabilità, impara lentamente a liberarsi dalle catene percettive senza usare alcuna droga.
«Don Juan mi insegnò che il mondo è molto più complesso di quanto siamo disposti ad ammettere di solito, e che ciò che normalmente ci aspettiamo dalla realtà ci viene imposto dal consenso sociale, il quale a sua volta non è altro che un trucco. Ci viene insegnato ad osservare e a comprendere il mondo attraverso un processo di socializzazione, il quale, quando funziona, ci convince che le interpretazioni della realtà che noi condividiamo sono anche i suoi confini. Don Juan interruppe in me questo processo, mostrandomi che ci è possibile trasferirci in altri mondi, dimensioni costanti ed indipendenti dalla nostra condizionatissima coscienza. La stregoneria (l’arte di manipolare la percezione) causa una nuova programmazione della nostra capacità di percepire queste altre dimensioni, che sono tanto reali, uniche, assolute ed accattivanti come lo è il nostro mondo profano di ogni giorno.» (3)
Ora una parte intensa tratta da: Carlos Castaneda, Gli Insegnamenti di don Juan

DON JUAN: «Per me c'è solo il viaggio su strade che hanno un cuore, qualsiasi strada abbia un cuore. Là io viaggio, e l'unica sfida che valga è attraversarla in tutta la sua lunghezza. Là io viaggio guardando, guardando, senza fiato.»

DON JUAN: «Tutto è solo una strada tra tantissime possibili. Devi sempre tenere a mente che una strada è solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non devi restare con essa a nessuna condizione. Per raggiungere una chiarezza del genere devi condurre una vita disciplinata. Solo allora saprai che qualsiasi strada è solo una strada e che non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nel lasciarla andare se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Ma il tuo desiderio di insistere sulla strada o di abbandonarla deve essere libero dalla paura o dall'ambizione.»

«Ti avverto. Guarda ogni strada attentamente e deliberatamente. Mettila alla prova tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda. Questa è una domanda posta solo da un uomo molto vecchio. Il mio benefattore me l'ha detta una volta quando ero giovane, e il mio sangue era troppo vigoroso perché la comprendessi. Ora la comprendo. Ti dirò che cosa è: "Questa strada ha un cuore?" Tutte le strade sono uguali; non portano da alcuna parte. Sono strade che passano attraverso la boscaglia o che vanno nella boscaglia. Nella mia vita posso dire di aver percorso strade lunghe, molto lunghe, ma io non sono da nessuna parte. La domanda del mio benefattore ha adesso un significato."Questa strada ha un cuore? Se lo ha la strada è buona. Se non lo ha non serve a niente. Entrambe le strade non portano da alcuna parte, ma una ha un cuore e l'altra no. Una porta un viaggio lieto; finché la segui sei una sola cosa con essa. L'altra ti farà maledire la tua vita. Una ti rende forte; l'altra ti indebolisce.»
CARLOS CASTANEDA: «Ma come si fa a sapere quando un sentiero non ha un cuore, don Juan?»

DON JUAN: «Prima di inoltrarti in esso poniti la seguente domanda: "Questa strada ha un cuore?" Se la risposta è no, lo saprai, e allora dovrai scegliere un altro sentiero.»CARLOS CASTANEDA: «Ma come faccio a capirlo?»

DON JUAN: «E' una cosa che si sente. Il problema è che nessuno si pone questa domanda, e quando un uomo si accorge di aver intrapreso una strada senza cuore, essa è pronta per ucciderlo. Arrivati a quel punto, sono pochi quelli che si fermano a riflettere e abbandonano la strada.»CARLOS CASTANEDA: «Cosa devo fare per formulare la domanda nel modo giusto, don Juan?»

DON JUAN: «Fallo e basta.»

C
ARLOS CASTANEDA: «Quello che vorrei sapere è se esiste un metodo per non mentire a se stessi credendo che la risposta sia positiva quando in realtà non lo è.»

DON JUAN: «Perché dovresti mentire?»CARLOS CASTANEDA: «Forse perché in quel momento la strada sembra piacevole e divertente.»

DON JUAN: «Sciocchezze. Una strada senza cuore non è mai piacevole. Devi lavorare duramente anche per intraprenderla. D'altra parte è facile seguire una strada che ha un cuore, perché amarla non ti costa fatica.»(4)


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
(1) Keith Thompson, Portrait eines Zauberers

(2) Carlos Castaneda, La Ruota del Tempo

(3) Keith Thompson, Portrait eines Zauberers
(4) Carlos Castaneda, Gli Insegnamenti di don Juan

Fonte: www.carloscastaneda.it

Per comprare i libri:
La Ruota del Tempo La Ruota del Tempo
Nuova Edizione - Pensieri sull'universo degli sciamani dell'antico Messico.
Carlos Castaneda

Compralo su il Giardino dei Libri

L'Isola del Tonal L'Isola del Tonal

Carlos Castaneda

Compralo su il Giardino dei Libri

Gli Insegnamenti di Don Juan Gli Insegnamenti di Don Juan
Nuova edizione
Carlos Castaneda

Compralo su il Giardino dei Libri

Viaggio a Ixtlan - Carlos Castaneda Viaggio a Ixtlan
Le lezioni di don Juan
Carlos Castaneda

Compralo su il Giardino dei Libri

Nessun commento:

Posta un commento

Non si accettano offese parolacce o bestemmie. Rispetto e civiltà sono ben accetti. Gli autori non vogliono sostituirsi alla figura medica e non si accettano richieste di cura. Non è possibile in questa sede rispondere a domande riguardo malattie personali ma, solo in linea generale, a scopo informativo e divulgativo.