sabato 30 giugno 2012

1 milione di firme per vietare la tratta dei leoni in via di estinzione

Centinaia di leoni sudafricani vengono massacrati ogni anno per realizzare fantomatiche pozioni per aumentare la virilità. Possiamo fermare questa crudele compravendita colpendo il governo nel suo punto più vulnerabile: l'industria del turismo.

La messa al bando globale delle ossa di tigre ha avuto l'effetto di spingere i trafficanti su un nuovo obiettivo: il leone. I leoni vengono allevati in condizioni atroci in Sudafrica per la "caccia in scatola", dove turisti pieni di soldi pagano migliaia di dollari per sparare ai leoni nei recinti. Ora gli esperti dicono che le ossa di leone che provengono da queste fattorie della caccia sono vendute ad alchimisti di "medicine" farlocche in Asia che realizzano profitti da record. Questo commercio sta aumentando esponenzialmente e gli esperti temono che non appena i prezzi aumenteranno, anche i leoni selvatici (ne sono rimasti solo 20.000 in tutta l'Africa) saranno attaccati dai bracconieri.

Se riusciremo a mostrare al Presidente Zuma che questa tratta brutale danneggia l'immagine del Sudafrica come meta turistica, potremo mettere al bando e punire la compravendita di ossa di leone. Avaaz pubblicherà pubblicità durissime negli aeroporti, sui siti web e sulle riviste turistiche, ma ora abbiamo urgente bisogno di 1 milione di firme per dare forza al nostro messaggio. Firma la petizione cliccando QUI   per fare massa critica velocemente.
Il testo:
Al Presidente del Sudafrica Zuma:
Come cittadini di tutto il mondo con grande rispetto per il Sudafrica e per il suo magnifico patrimonio naturale, ci appelliamo a lei per mettere al bando la tratta crudele e senza senso di ossa e organi di leone, che stanno incoraggiando un'industria che potrebbe portare i leoni sull'orlo dell'estinzione. Speriamo di essere in grado di visitare il Sudafrica e supportare la sua industria del turismo e vorremmo poterlo raccomandare ai nostri amici. Le chiediamo di rimuovere l'onta della tratta dei leoni dalla reputazione del suo paese e aiutarci a sostenervi con la coscienza pulita.

Beneficenza, fondi Airc: alla ricerca solo la metà


 Più di 90 milioni di entrate nel 2008, ai laboratori destinati 45 milioni e mezzo L’anno scorso quasi 23 milioni dirottati verso fondi di investimento e obbligazioni. Viaggio nel lato oscuro della beneficenza


di Stefano Filippi 

http://www.ilgiornale.it/interni/beneficenza_fondi_airc__alla_ricerca_solo_meta/13-08-2009/articolo-id=373827-page=0-comments=1


La sigla è una delle più conosciute dalle famiglie italiane: Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro. È il male del secolo, ed è una malattia ancora oscura. I fondi da investire negli studi non sono mai abbastanza. E la macchina per raccogliere denaro è enorme. L’associazione ha una lunga storia alle spalle: nacque nel 1965 da una costola dell’Istituto dei tumori di Milano. Conta su un milione 700mila soci in tutta Italia che ne confermano la vastissima fiducia. Ha l’appoggio di testimonial famosi (attori, campioni dello sport, intellettuali) che invitano a fare testamento a favore della ricerca. Un nome di spicco della medicina italiana, quello dell’oncologo Umberto Veronesi, senatore ed ex ministro, è garanzia di serietà. Lo staff è composto da un comitato tecnico-scientifico che vigila sull’impiego dei fondi e un gruppo di 250 scienziati stranieri che valuta i progetti di ricerca.

Numerosi imprenditori di successo arricchiscono la composizione dei 17 comitati regionali. Un parterre consolidato di grandi aziende (Rai e Mediaset, Intesa e Unicredit, Tim e Vodafone, Starwood ed Esselunga) assicurano stabilità nel tempo. Gli ultimi due spot istituzionali sono firmati dal regista Ferzan Ozpetek e hanno come protagoniste Isabella Ferrari e Valeria Golino. Le iniziative promozionali entrano in tutte le case italiane: l’Azalea della ricerca, le Arance della salute, la Giornata nazionale. E ancora feste, mercatini, concerti, pubblicazioni scientifiche. E soprattutto l’Ifom (Istituto Firc di oncologia molecolare), fondato nel 1998 dalla Fondazione italiana per la ricerca sul cancro, un centro di studio e ricerca non profit ad alta tecnologia.
Dare soldi all’Airc è come metterli nel salvadanaio regalato dai nonni: sono al sicuro. Un nome, una garanzia. Infatti l’associazione raccoglie una montagna di denaro: nel 2008, informa il bilancio appena pubblicato, sono arrivati 90.542.066 euro dall’attività di raccolta fondi. Arance e azalee, quote associative e bollettini postali, auguri e donazioni hanno fruttato 58 milioni e rotti di euro cui si aggiungono oltre 32 milioni dal 5 per mille. Per avere dei paragoni, Actionaid ha proventi per 44 milioni di euro, Telethon 30 milioni, Emergency 22 milioni, Telefono azzurro 7 e mezzo.
Ma quanti di questi denari raccolti finiscono effettivamente ai ricercatori che devono sconfiggere il cancro? La risposta, contenuta nel medesimo bilancio, è sorprendente: poco più della metà. Nel 2008 l’Airc ha destinato 43.892.390 euro (il 48,5 per cento) a «progetti di ricerca, borse di studio e interventi vari», altri 1.146.497 euro (1,3 per cento) ad «attività istituzionale d'informazione scientifica “Notiziario fondamentale” e sito internet», infine 577.339 euro (0,6 per cento) ad altre attività istituzionali. In totale, l’«attività istituzionale di sviluppo della ricerca oncologica e informazione scientifica» è costata all’Airc 45.616.226 euro: il 50,4 per cento delle somme raccolte presso gli italiani. Percentuale che scenderebbe al 49,4 se, invece che limitarsi ai fondi donati, considerassimo il totale dei mezzi disponibili (raccolta fondi più proventi finanziari).
E l’altra metà della mietitura, dove finisce? È una ricostruzione complessa. Raccogliere soldi costa, e costa caro. Per comprare e distribuire le arance della salute si spendono un milione 373mila euro (ricavo netto due milioni409mila), i 700mila cestini delle azalee della ricerca assorbono quattro milioni 774mila (per un guadagno di cinque milioni 638mila). E poi la spedizione dei bollettini postali, l’attività dei comitati, le campagne pubblicitarie e di sensibilizzazione. Complessivamente, gli oneri direttamente legati al «fundraising» ammontano a 16.333.434 euro: come dire che per ogni euro raccolto, 18 centesimi sfumano in spese vive.
A questo calcolo vanno aggiunti i costi generali, cioè quelli sostenuti per tenere in piedi la complessa macchina dell’associazione: stipendi (cinque dirigenti, 72 impiegati, 5 collaboratori), gestione soci, attrezzature, computer, telefoni, comitati regionali. Questa voce si porta via 5.864.642 euro. E fanno 22 milioni 200mila euro di spese: un quarto delle entrate. Sono cifre paragonabili al bilancio di una media azienda italiana.
Ricapitoliamo. Nel 2008 l’Associazione per la ricerca sul cancro ha avuto a disposizione 92.285.542 euro, di cui 90.542.066 donati direttamente dagli italiani in varie forme. Una quantità di soldi strabiliante. I vertici dell’Airc ne hanno destinato soltanto metà alla ricerca oncologica, scopo istituzionale dell’organismo. Per pareggiare i conti, manca l’ultimo quarto: 24 milioni e mezzo di euro.

Che sono stati iscritti in bilancio come «risultato gestionale dell’esercizio». Un utile accantonato e non utilizzato. Un ottimo risultato, se paragonato alla perdita di quasi quattro milioni di euro registrata nel 2007.
Secondo l’articolo 20 dello statuto dell’Airc, gli avanzi di gestione «saranno destinati, negli esercizi successivi, agli scopi istituzionali»: in ogni caso non viene distribuito nessun utile. Ma nel frattempo, come vengono impiegati? Vengono investiti in titoli e fondi comuni di investimento. In attesa di tempi migliori nei quali aprire nuovi fronti di lotta al cancro, l’Airc mette in banca i soldi versati con tanta generosità dagli italiani.
Il dettaglio è contenuto nella nota integrativa al bilancio. Al 31 dicembre 2008 risultavano titoli di stato italiani (20.220.000 euro contro i 698mila del 2007), fondi comuni monetari (573mila, un anno prima erano 5.802.000), obbligazioni di società italiane (20mila), titoli di Stato estero denominati in euro (5.054.000 euro). Le disponibilità liquide ammontavano a 22.965.000 euro. Tra interessi e cedole, questa serie di investimenti ha reso un milione scarso.
L’Airc spiega che un avanzo di gestione di tali dimensioni è dovuto al 5 per mille sui redditi 2005, solo parzialmente utilizzato. «Il consiglio direttivo ha dato mandato alla Commissione consultiva scientifica di predisporre il piano strategico per l’utilizzo delle eccezionali risorse pervenute e che perverranno negli esercizi futuri. Possibile che l’associazione non avesse idea di quanto avrebbe incassato? E che non abbia progetti, borse di studio o iniziative pronte per essere lanciate? Il Giornale avrebbe voluto porre queste e altre domande a Piero Sierra, presidente dell’Airc, il quale però era già partito per le vacanze lontano dall’Italia dove non è stato possibile telefonargli.


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giovedì 28 giugno 2012

Restano le pensioni d’oro, tagliati i buoni pasto agli statali


Secondo la prima bozza di revisione della spesa saranno previsti 20 miliardi di tagli: poco più di 4 nel 2012. Obiettivo: evitare l'aumento autunnale dell'Iva. Ma restano fuori per il momento i 13 miliardi dei 100mila vitalizi oltre i 6mila euro. Corretto in corsa un pasticcio sulle gare d'appalto che poteva costare contenziosi. Decisione presa contro il parere del governo.

di  Thomas Mackinson 26-06-2012

Nessun taglio alle 100mila pensioni d’oro che ogni anno costano 13 miliardi. Sì invece a quello dei buoni pasto per 450mila dipendenti pubblici che fa risparmiare solo 10 milioni. E, ciliegina sulla torta, un pasticcio sulle gare d’appalto che potrebbe costare allo Stato 1,2 miliardi, corretto oggi in commissione grazie a un emendamento passato contro le intenzioni del governo. Prende insomma una curiosa piega la prima spending review del governo Monti. L’atto ufficiale sarà un decreto pesantissimo che il Consiglio dei ministri licenzierà dopo il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno. Circa 20 miliardi di tagli così distribuiti: 4,2 miliardi nel 2012, dai 7 ai 10 per ciascun biennio 2013-2014. Il provvedimento punta a scongiurare l’aumento autunnale dell’Iva (dal 21 al 23%), mettere in sicurezza i conti pubblici e fronteggiare l’emergenza terremoto. Monti lo presenterà domani alle Regioni e quindi ai vertici del Pdl Berlusconi e Alfano. Poi la pausa per il vertice di Bruxelles e le consultazioni con i sindacati il 2 luglio. Ancora da fissare, invece, l’incontro con gli altri vertici della maggioranza Casini e Bersani.
Come in dettaglio sarà raggiunto l’obiettivo di risparmio non è ancor chiaro ma il piano sarà modellato sul pacchetto-Bondi che mette nel mirino gli acquisti di beni e servizi della pubblica ammnistrazione (sanità in primis) e la spesa per il pubblico impiego. Con qualche sorpresa.
Di sicuro le misure di risparmio non passeranno attraverso il tanto sospirato taglio alle pensioni d’oro dei manager pubblici. Qui la notizia è già ufficiale: il governo ha accantonato il tetto sulle pensioni sopra i 6mila euro dando parere negativo a un emendamento presentato dal deputato Pdl Guido Crosetto. Doveva essere una misura di equità nel gran calderone dei tagli ma nel Cdm in programma domani mattina non c’è n’è traccia. Da Palazzo Chigi filtra solo la promessa di riproporre la questione insieme alle misure sullo sviluppo. Si ripartirà da quell’emendamento che prevede che le pemnsioni erogate in base al sistema retributivo non possano superare i 6mila euro netti al mese mentre sono fatti salvi le pensioni e i vitalizi corrisposti esclusivamente in base al sistema contributivo. Per ora è tutto rimandato e il sistema continuerà ad elargire 109mila pensioni sopra gli 8mila euro che costano 13 miliardi di euro l’anno (dati Inps).
Si va avanti a testa bassa, invece, sul contenimento dei costi della pubblica amministrazione. Nelle scorse settimane si è tanto parlato di una stretta sulle spese telefoniche della Pubblica amministrazione che parte dal Dipartimento della funzione pubblica per coinvolgere via via altri settori. Le chiamate saranno abilitate solo in ambito urbano per tutti mentre soltanto i dirigenti potranno fare chiamate nazionali e verso cellulari. “Una rivoluzione di buon senso”, l’ha definita il ministro Filippo Patroni Griffi che ha emanato la circolare taglia bolletta. Parlare meno, mangiare meno. Perché prende sempre più consistenza l’ipotesi di un secco taglio ai buoni pasto dei dipendenti pubblici. Nel pacchetto dell’ex liquidatore Bondi c’è infatti un’ipotesi di messa a dieta di 450mila dipendenti che già da due anni subiscono il mancato adeguamento all’inflazione dei contratti collettivi. I loro buoni pasto passerebbero dai 7-8 euro attuali a un valore di 5,29 euro che è la soglia minima esentasse per il lavoratore (per cui non viene denunciato ai fini Irpef) e per il datore di lavoro (non viene calcolato ai fini previdenziali).
Per il governo dalla dieta si ricaverebbero circa 10 milioni di euro. Una cifra che appare risibile ai sindacati di categoria che chiedono di ridurre i privilegi dei manage pubblici piuttosto affamare i dipendenti già in difficoltà. «Ridurre l’importo del buono pasto dei dipendenti pubblici a 5,29 euro, cioè la soglia massima esentasse, significa tornare al valore di acquisto di 15 anni fa e quindi togliere fisicamente il pane dalla bocca a tanti lavoratori senza far risparmiare in maniera significativa lo Stato». Lo sostiene Franco Tumino, presidente Anseb, l’associazione delle società emettitrici buoni pasto aderente a Fipe-Confcommercio, commentando alcuni contenuti della spending review.
Su tutti questi provvedimenti si attende il muro di partiti e sindacati mentre è la Ragioneria centrale dello Stato a mettere le mani avanti su un altro capitolo delicatissimo della spending review, cioè la norma del decreto sulle aggiudicazioni di appalti che – secondo una modifica intervenuta nel passaggio in Senato – verrà applicata anche alle procedure di affidamento per le quali si è già proceduto all’apertura dei plichi. Secondo gli esperti di via XX Settembre questa scelta poteva comportare contenziosi e costare allo Stato oltre 1 miliardo di euro. Preoccupazioni riassunte in una lettera inviata al Parlamento dalla ragioneria generale dello Stato e dalla Consip. Oggi nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera un emendamento (approvato da Pdl e Udc, con governo e Pd contrari) ha ripristinato la regola secondo la quale l’apertura in seduta pubblica delle buste si applicherà solamente alle gare per le quali le buste non erano state aperte alla data dell’entrata in vigore del provvedimento.



Qui trovate i 1464 ex deputati e gli 843 ex senatori che intascano il vitalizio:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/pensioni-doro-tutti-i-nomi/2157568

 



 

Sanità: La Corte dei Conti convoca il Codacons per lo scandalo dei vaccini pediatrici

MAGGIORE SPESA ANNUA PARI A 114 MILIONI DI EURO PER VACCINI INUTILI E PERICOLOSI. INFORMATA ANCHE LA PROCURA DELLA REPUBBLICA

La Corte dei Conti ha convocato oggi il Codacons in merito allo scandalo dello spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici inutili se non addirittura pericolosi, a seguito del pregresso esposto di dicembre 2011.

In Italia – spiega l’associazione – i vaccini obbligatori, contrariamente a quanto ritenuto dalla stragrande maggioranza dei genitori di bambini in età pediatrica, sono solamente quattro, cioè: 1- antidifterite, 2- antitetanica, 3 – antipoliomelite, 4 – antiepatite virale B.

A stabilirlo è il D.M. 7 aprile 1999, che individua anche i vaccini “non obbligatori” [l’antimorbillo-parotite-rosolia (MPR) – la vaccinazione contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b; altri vaccini non obbligatori spesso iniettati ai bimbi in età pediatrica sono l’antimeningococcica, l’antiparotite, l’antirosolia, etc…]

Tuttavia nelle ASL – denuncia il Codacons – anziché informare correttamente i genitori in merito alla disciplina legislativa sui vaccini obbligatori per legge e quindi effettuare solamente i quattro vaccini obbligatori ai bambini in età pediatrica, viene fornito ed iniettato ai piccoli un nuovo vaccino esavalente che contiene anche due vaccini facoltativi ossia Pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b.
Non sono disponibili in unica soluzione solamente i quattro vaccini obbligatori!

Ciò appare gravissimo soprattutto perché sembra che la somministrazione polivalente dei vaccini [siano essi in unica formulazione o somministrati l’uno dopo l’altro in un’unica seduta vaccinale], come ovviamente accade a maggior ragione con la somministrazione dell’esavalente,  può comportare danni da sovraccarico e choc del sistema immunitario.

Sul fronte economico, la procedura comporta un evidente spreco di soldi pubblici a carico del SSN, che deve acquistare e somministrare 6 vaccini anziché i 4 previsti dalla legge.
La maggiore spesa a carico della collettività è pari a 114 milioni di euro all’anno.

Il Codacons, che oggi ha illustrato la questione alla Corte dei Conti, ha già inviato un esposto alla magistratura contabile, al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica di Roma, denunciando i fatti alla luce del possibili reati di truffa e abuso d’ufficio, e chiedendo di accertare il comportamento dell’AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, essendo l’ente che autorizza nel paese la commercializzazione dei vaccini esavalenti oggi utilizzati nelle ASL Italiane.

Fonti: Codacons  Autismo & Vaccini 

mercoledì 27 giugno 2012

Rimborsi dei partiti ai terremotati: legge a rischio

SOS Monti: mettete i terremotati prima dei partiti!




Pubblicato il: 26 Giugno 2012 da http://www.avaaz.org/


E' una vergogna: nonostante la promessa di trasferire i loro contributi pubblici alle vittime del terremoto, i partiti se li intascheranno tutti il 1° luglio! Solo Monti può accendere i riflettori su questo scandalo e garantire che l'aiuto concreto vada a quelli che ne hanno più bisogno, ma solo se oggi saremo in tanti ad appellarci a lui.

I partiti hanno promesso di destinare i 91 milioni di euro della prossima tranche di finanziamento pubblico alla ricostruzione in Emilia e a L'Aquila, ma per far sì che questi fondi vadano alle vittime del terremoto devono adottare una legge entro il 1° luglio, giorno in cui riceveranno i soldi. I partiti però hanno deliberatamente perso tempo in Parlamento così da affossare la legge e intascarsi i milioni di euro. Alcuni senatori si sono rivolti a Monti per chiedere di adottare una legge d'emergenza per fermare questa presa in giro, e un appello accorato da tutti gli italiani potrebbe convincerlo a farlo.

Monti deve sentirci forte e chiaro prima della scadenza fra un paio di giorni. Aggiungi il tuo nome per chiedergli di dirottare i 91 milioni di euro alle vittime del terremoto, e la senatrice Poretti leggerà la nostra petizione in Parlamento non appena raggiungeremo le 40.000 firme. Firma la petizione e dillo a tutti!


Per firmare la petizione:

http://www.avaaz.org/it/italy_monti_party_money_to_earthquake/?bWjQjdb&v=15505



martedì 26 giugno 2012

L'Acqua è pubblica ma il profitto è privato


 Petizione popolare nazionale sulla gestione del servizio idrico
Al Sig. Sindaco e ai componenti del Consiglio Comunale di ______________________________________________

I sottoscritti cittadini italiani, elettori residenti nel Comune di ___________________________________________,
premesso:
a) che Il Protocollo sui Servizi di Interesse Generale allegato al Trattato di Lisbona prevede:
- un “ampio potere discrezionale delle autorità nazionali, regionali e locali di fornire, commissariare e organizzare servizi di interesse economico generale il più vicini possibile alle esigenze degli utenti” (art.1)
- “un alto livello di qualità, sicurezza e accessibilità economica, la parità di trattamento e la promozione dell'accesso universale e dei diritti dell'utente” (art.1)
- che “le disposizioni dei trattati lasciano impregiudicata la competenza degli Stati membri a fornire, a commissionare e ad organizzare servizi di interesse generale non economico” (art.2);
b) che è possibile ottemperare alle leggi europee, nazionali e locali, sottraendo definitivamente il controllo dell’acqua a soggetti privati, misti (pubblico e privato) o pubblici ma ordinariamente strutturati in forma di Società per Azioni, tutte rispondenti a normative di diritto privato, aventi quale finalità il profitto aziendale;

considerato che i cittadini italiani si sono espressi chiaramente attraverso lo strumento del referendum il 12 e 13 giugno 2011 affinché la gestione del servizio idrico rimanga pubblica, e che il voto dei cittadini è sovrano e richiede rispetto da tutte le istituzioni di ogni livello;

sostenendo l’assoluta necessità che l’acqua sia un bene che appartiene alla comunità e che questo bene sia condiviso dai cittadini e fra i cittadini,
affinché si realizzi una conseguente gestione reale del patrimonio dell’acqua quale bene comune,

RICHIEDONO
l’inserimento nello Statuto Comunale della dicitura: “Il servizio idrico è di interesse generale non economico”.

 I firmatari sono informati, ai sensi dell’art. 13 decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 [Codice in materia di protezione dei dati personali], che possono esercitare i diritti di cui all´art. 7 del codice della privacy 
I dati personali verranno trattati per le sole finalità della presente petizione.

lunedì 25 giugno 2012

Oncologo rifiuta chemioterapia per la moglie...


Oncologo rifiuta chemioterapia per la moglie…


Se uno dei migliori oncologi del mondo cura la moglie con affetto e somatostatina (Metodo Hamer-Di Bella) e questa guarisce, non è che per caso dobbiamo cambiare musica ed evitare di farci uccidere da Big Pharma e dai suoi miserabili servi?


Dopo aver perso parenti e amici a causa di quello che definiscono il male del secolo, il cancro, dopo averli visti soffrire terribilmente per i postumi di cicli e cicli di chemioterapia e per poi morire…. Mi sono posta la domanda ” se un medico fosse colpito direttamente da questo male quale strada sceglierebbe?”.Naturalmente queste sono riflessioni personali, si riportano solo a titolo informativo, ognuno poi agisce come meglio crede. Renè Oncologo americano rifiuta la chemioterapia per la moglie.
La moglie di un oncologo famoso americano si ammala di cancro e il marito non la sottopone alla chemioterapia. Sidney Winawer è un oncologo direttore del Laboratorio di Ricerca per il Cancro al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di NewYork, uno dei centri più importanti del mondo. Per decenni ha praticato la chemioterapia a tutti i pazienti, metà dei quali sono deceduti.
Ma un giorno la diagnosi è toccata a sua moglie… Ben consapevole dei danni catastrofici e dell’inutilità assoluta di quel tipo di cura come ammetterà più tardi nel suo libro “Dolce è la tua voce”, Positive Press, 1998 non la sottopone a nessuna chemioterapia o radioterapia, ma si affida alla somatostatina quella di Luigi Di Bella. E la moglie guarisce! Perchè la chemioterapia non risolve il problema. Secondo la stragrande maggioranza delle teorie mediche, ci si ammala di cancro per una insufficienza del sistema immunitario. La chemioterapia riduce le masse tumorali di dimensione, ma al prezzo di distruggere completamente il midollo e le difese immunitarie dell’organismo, col risultato che quest’ultimo rimarrà debilitato ed esposto ad ammalarsi di nuovo per anni o anche per il resto della vita. Per dare un’idea di quanto siano tossici questi veleni posso prendere spunto dalla stessa documentazione farmaceutica allegata a questi “farmaci”: pensate che basterebbe solo aumentare di poco le dosi di una sola “seduta” di chemioterapia per uccidere un cane, nel 100% dei casi, per avvelenamento nel giro di pochi giorni potete controllare voi stessi dato che la tossicologia è pubblica. Inoltre per smaltire questi farmaci occorre molto tempo mesi e mesi, molto di più della durata di ogni ciclo, per cui quando si torna ad es. dopo un mese a fare un altro ciclo si ha un accumulo continuo di veleni nell’organismo! Il fatto che molto spesso il cancro ritorna negli anni successivi, dopo una cura di chemioterapia, non è dovuto a una certa “predisposizione” della persona, ma al fatto che le difese immunitarie sono ormai distrutte e quindi l’organismo è completamente indifeso ed è logico che venga aggredito nuovamente. La chemioterapia non è quindi la soluzione definitiva del problema, poichè questo si ripresenta molto spesso anni dopo con maggiore violenza. Il cancro deve essere vinto invece potenziando il sistema immunitario. Per molti tipi di tumore, il sistema immunitario ha una “memoria”, esattamente come per le malattie esantematiche morbillo, varicella, rosolia, ecc.; se il tumore viene vinto dall’organismo stesso, piuttosto che represso dai farmaci, è molto più difficile che si ripresenti in seguito. Qui ci sono 5 pagine di dati ufficiali http://aloearborescens.tripod.com/chemioterapia.pdf sui veri risultati della chemioterapia dal 1950 ad oggi, oltre ai retroscena delle multinazionali farmaceutiche. La ricerca non ha fatto passi da gigante come tutti pensano, ma, al contrario, la gente si ammala e muore più che nei decenni scorsi. Con i metodi di cura attuali il 90% degli ammalati non sopravvive più di 10 anni al cancro.
Oncologo: Sidney Winawer

http://http//giochidipotere.wordpress.com/

mercoledì 20 giugno 2012

Harry Hoxsey il ciarlatano che curava il cancro; il video della sua storia


1950:  Harry Hoxsey un uomo d’affari, ricevette dal padre una formula di erbe in grado di curare il cancro, e fu proprio in quest anno che la clinica di Hoxsey per curare gli ammalati di cancro fu la migliore di tutto il mondo. Nonostante subì nel corso degli anni davvero un numero spropositato di arresti, ricatti, minacce, lui andò sempre avanti nel suo intento di curare le persone, raccogliendo i favori di senatori, giudici, gente comune ecc ecc. perchè il cancro lo guariva sul serio. Ma la FDA (l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) lo ostacolò in tutti i modi, e cercò di comprare la ricetta del suo infuso, Hoxsey rifiutò, non essendogli stata garantita che la cura sarebbe stata gratis. Dopo una marea di processi e oltre 25 anni di durissime battaglie. l FDA riuscì a spuntarla….Hoxsey si ritirò in Messico, e gli USA non conobbero più la “cura Hoxsey”.

martedì 19 giugno 2012

CURA DI BELLA, OLTRE LE LOBBY!


Malgrado nel 1988 lobby delle industrie farmaceutiche e politici di allora fecero fallire la sperimentazione della Multiterapia Di Bella, ad oggi migliaia di persone ogni anno ricorrono ancora a quel sistema di cura contro il cancro.
Nel caso seguente  l'ennesima dimostrazione che la cura funziona e del crimine che fu commesso contro quelle centinaia di persone mandate a morire in nome della medicina ufficiale.
Per la cronaca, tutte le inchieste sui farmaci scaduti, sull'acetone contenuto nei retinoidi ed altre anomalie che fecero in modo di far fallire la cura, furono archiviate.

Il testo che segue riguarda una donna affetta da microcitoma polmonare, incurabile per la medicina ufficiale.


domenica 17 giugno 2012

Regione Lazio, consulenze esterne esagerate dalla giunta Polverini



Tagli alla sanità senza discriminazione ma si permettono di sperperare denaro per consulenze esterne costose, affidate a persone legate comunque ai partiti del consiglio regionale.

Leggevo sul blog di Spidertruman notizie riguardo alla giunta Polverini. Facendo una ricerca approfondita, passando per i siti ufficiali si scopre che:

Al consiglio regionale c’è un geometra, che è pure consigliere area Pdl di un piccolo comune, ed è sostenitore dell’attuale presidente del consiglio regionale, che veniva pagato (2011) «per fornire un supporto per l’elaborazione del documento per quanto concerne la valutazione dei rischi da stress del lavoro correlato».  Per studiare lo stress ha ricevuto una consulenza da 15 mila euro.
Il consigliere regionale Idv, ad esempio, quale consigliere segretario ha proposto e ottenuto un incarico per un ex assessore al Lavoro della giunta Marrazzo: 33 mila euro per fornire un «supporto tecnico giuridico in materie di politiche del lavoro» . C’è anche chi – altro esempio – deve occuparsi di «realizzazione di uno studio comparativo degli Statuti e dei Regolamenti dei consigli regionali»: su proposta di un consigliere, per un compenso di 33 mila euro, è stato scelta una persona proveniente dal Ministero delle Politiche agricole. Un assessore e candidato a sindaco, su proposta del vicepresidente del Consiglio regionale, per 33 mila euro dovrà fare «un’analisi approfondita e studio delle problematiche relative all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro». Se ci fosse la possibilità di decuplicare le consulenze il problema dell’occupazione giovanile sarebbe già risolto. 

In totale, in consiglio regionale, le consulenze costano 400 mila euro. Alla giunta regionale, invece, il totale delle consulenze è di 1.600.000 euro. Un esempio: la presidente Renata Polverini ha dato due incarichi ad un avvocato per un compenso totale di 145 mila euro: 60 mila sono per una consulenza legale per la centrale unica degli acquisti che è un progetto strategico per la riduzione dei costi strutturali; altri 85 mila euro vanno al suo ruolo di componente del collegio di esperti per l’indirizzo e il programma.
Come dimostra l’elenco ufficiale delle consulenze della giunta regionale: il ricorso a questo strumento c’è stato senza timidezza. Soprattutto per le consulenze legali.
Osserva la leader di un sindacato che rappresenta i dirigenti pubblici, il Direr-Dirl: «Per legge, prima di dispensare una consulenza esterna che costa dei soldi, bisognerebbe attingere dal personale interno. Invece, questo non viene fatto. La Polverini che fa? Paga profumatamente avvocati esterni».

Resta da vedere se nel 2012 le cose saranno sempre così. Secondo altre fonti dei 42 incarichi del 2011, 28 sono stati rinnovati. Tagliano i servizi vitali dei cittadini per far lavorare i soliti raccomandati.

sabato 16 giugno 2012

Mes, trattato di lisbona, lobby e leggi dittatoriali dell'unione europea

Il MES (meccanismo europeo di stabilità) è un organismo sovranazionale che avrà il potere di esigere dagli Stati Membri fondi illimitati e potrà costringerli pignorando le proprietà. Un organismo al di sopra delle leggi nazionali e ai quali non ci si può opporre. In questi giorni è in corso la ratifica del trattato scaricabile in PDF (e finalmente in italiano) cliccando l'indirizzo http://www.european-council.europa.eu/media/582889/08-tesm2.it12.pdf  Di seguito il Video di Adam kadmon ci spiega cos'è e perché ci porterà alla rovina. Poi approfondiremo l'argomento nel resto dell'articolo.

 
Per chi cerca informazioni  anche sul trattato di Lisbona a cui fa riferimento Adam, consiglio di leggere questo Articolo: http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=139
 
Non mi dilungherò molto vista la mole di materiale che si può trovare sull'argomento, chi ha voglia di sapere come stanno le cose potrà leggere gli articoli che vengono linkati di seguito che porteranno ad altri link così da approfondire la ricerca e decidere in cosa credere e soprattutto a chi. Vogliamo credere a chi ci stà togliento tutto a favore di banche, lobby e società segrete? Cercate notizie su Monti e scoprirete che:
 
Fa parte dell'Aspen Institute, ha preso parte a diverse riunioni del gruppo Bilderberg, e ha ricoperto addirittura il ruolo di "Presidente europeo" della Commissione Trilaterale, estensione del super magnate Rockfeller, braccio destro della potentissima famiglia Rothschild, che ha in mano quasi tutte le banche centrali del mondo. Monti ha ricoperto importanti incarichi (è stato advisor) per la superbanca d'affari USA Goldman Sachs, definita "il miglior posto per produrre denaro che il capitalismo globale sia mai riuscito a immaginare" con una capacità d'investimento di 12.000 miliardi di euro all'anno (il debito pubblico che sta mettendo in ginocchio l'Italia ammonta a poco meno di 2.000 mld di euro) e un valore di oltre un trilione, ovvero un miliardo di miliardi. (1.000.000.000.000.000.000).
  1. Monti è legato a praticamente tutte le associazioni di stampo massonico e alle principali lobby dell'alta finanza, che controllano anche le agenzie di rating.
  2. Le agenzie di rating hanno manovrato CONTRO l'Italia, fornendo informazioni FALSE ai mercati sulla nostra attendibilità.
  3. Monti lavorava ANCHE per una delle più importanti agenzie di rating, Moody's.
  4. Grazie alla manipolazione delle agenzie di rating lo spread è salito a livelli vertiginosi = tassi elevatissimi per avere liquidità = tasse e aumento debito pubblico - e la situazione che tutti conosciamo.
  5. Per "risolvere" i problemi che hanno deliberatamente provocato, hanno imposto la nomina di Monti, che lavorava per l'agenzie di rating che ci hanno penalizzato (lavorava anche per i poteri dell'alta finanza che controllano le agenzie di rating).
E tutt'oggi l'Italia è costretta a pagare interessi altissimi (lo spread) per avere liquidità, un vero e proprio COMPLOTTO ordito a danno dell'Italia, che ha affidato il governo a un collaboratore della stessa agenzia di rating che stava remando contro di lei!L'Unione Europea - così come la banca centrale della stessa, la BCE - è nelle mani del "gruppo Bilderberg", della "Commissione Trilaterale" e di altre associazioni di stampo massonico, espressione dei poteri forti dell'alta finanza, che nominano gli uomini che comandano il mondo: in alcuni casi "costruiscono" con i mass media - di cui hanno il totale controllo - i personaggi che poi noi votiamo, in altri invece li decidano direttamente, come avviene in Europa. Non è un caso che Mario Monti, ex Commissario UE, siamo uomo del Bilderberg e della Trilaterale... se la questione ti interessa e vuoi saperne di più leggi da nocensura L'ITALIA VITTIMA DI UN COMPLOTTO E LE PROVE CHE MONTI è COMPLICE

 
 
Un'altra cosa che molti cittadini non sanno, è il fatto che il potere legislativo in Europa, non è in mano all'Europarlamento, ma al Consiglio dell'UE composto a personaggi NON ELETTI, non legittimati dal voto popolare, come il Presidente Herman Van Rompuy,  che decide delle vite di 500 milioni di persone e non solo non è eletto: ma è persino SCONOSCIUTO alla maggioranza dei cittadini, anzi: dei SUDDITI quali siamo... 

Un'altra super-porcata europea prontamente avallata dai nostri governanti è l'istituzione di Eurogendfor, il super corpo di polizia europea con poteri praticamente illimitati: per saperne di più, leggete qui:  http://www.nocensura.com/2011/11/eurogendfor-la-nuova-polizia-europea.html  articolo di nocensura




 

venerdì 15 giugno 2012

terremoto Emilia... o campeggi nell'area attrezzata o ti multo

http://www.comune.correggio.re.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=1944&idCat=1945&ID=1945&TipoElemento=categoria

"Campeggi" post-terremoto
       Data Notizia: 12/06/2012
12/06/2012

Caro Cittadino,
le scosse di terremoto che ormai da giorni si susseguono con insistenza in Emilia – alcune delle quali avvertite con intensità anche a Correggio – hanno esposto noi tutti alla paura e all’ansia, e hanno indotto molte persone a scegliere di dormire in auto o in tenda nelle varie aree verdi pubbliche.
In considerazione di quanto accaduto, per venire incontro alla richiesta di tranquillità delle persone, il Comune di Correggio ha derogato dal proprio regolamento di polizia urbana, che vieta il campeggio sull’intero territorio comunale.
Ora, questa comprensibile situazione, a distanza di tempo, non può essere ulteriormente ammessa, per ragioni di igiene pubblica e di sicurezza, non essendo i parchi aree attrezzate al campeggio.
Fino a domenica, pertanto, il campeggio sarà ancora consentito, ma, a partire dal lunedì successivo procederemo con l’applicazione del regolamento comunale che prevede il divieto e il sanzionamento.
Se nel frattempo la situazione dovesse modificarsi o aggravarsi, saranno individuate risposte e soluzioni più idonee.




Area tende a Correggio
    Data Notizia: 15/06/2012
Area tende a Correggio
Il Comune di Correggio ha individuato due apposite aree che, a partire da lunedì 18 giugno, saranno adibite e attrezzate con i necessari servizi per il campeggio di chi ha paura a rientrare nelle proprie case a seguito delle numerose scosse di terremoto di questi giorni.
Le aree, che comunque saranno adeguatamente segnalate si trovano al Parco della Memoria, direzione Fazzano, oltre la Casa nel Parco e oltre il secondo filare di pioppi, e alParco Oscar Romero in via Leonardo
In considerazione del fatto che fortunatamente non risultano sfollati a Correggio, la decisione e l'impegno del Comune di Correggio fanno comunque seguito alla necessità - per ragioni di igiene e di sicurezza - di non poter consentire ulteriormente il camping non autorizzato e spontaneo nelle aree verdi pubbliche.

mercoledì 13 giugno 2012

Destra. sinistra.... Nazione. regione ... Patria. bandiera....  Bianco. nero.... Squadra, gruppo... ecc. ecc.  e talune parole quali Appartenenza, Partito, Fazione, Etnia ecc. ecc. oltre che alcuni concetti astratti come  Denaro, Potere, Avere ecc.ecc. sono pura invenzione linguistica ed è bene ribadire che tali distinzioni sono state create ad arte al fine di dividere, in modo tale da considerare l'altro un nemico da combattere e non un fratello col quale condividere e convivere. Lo scopo finale di questa divisione per alcuni è la sottomissione dell'essere umano ad un non meglio identificato gruppo di potere dominate.
Personalmente credo per lo più dettato da una miopia che rende incapaci di vederci passeggeri di un unica nave che non può infischiarsene del fatto che a prua si sia creata una falla dicendo tanto io mi trovo a poppa.
Al Dividi et Impera  va necessariamente contrapposto l'Unisciti e Partecipa.

martedì 12 giugno 2012

CODACONS RICORRE AL TAR: "IMU, UN IMPOSTA CHE VIOLA LA COSTITUZIONE"

L'IMU STROZZA LE FAMIGLIE E INGRASSA LE BANCHE

 

Il Codacons,  ha notificato la settimana scorsa ricorso al Tar del Lazio affermando che "L'Imu e' una imposta illegittima, poiche' viola la Costituzione italiana". Sempre secondo Codacons "le disposizioni che introducono il nuovo balzello, sono una palese violazione dell'art. 47 della Costituzione, la quale prevede che la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprieta' dell'abitazione" Per il Codacons l'imposta "non solo costituisce un deterrente per l'accesso al risparmio popolare ma lo impedisce del tutto per coloro che sono proprietari di beni immobili. La Carta costituzionale, infatti, stabilisce che il risparmio, "in tutte le sue forme", deve necessariamente costituire oggetto di una specifica tutela da parte dello Stato ed il diritto all'accesso al risparmio ed alla proprieta' della casa deve essere valutato su un ragionevole bilanciamento da parte del legislatore tra gli interessi costituzionalmente rilevanti. Una tutela del risparmio appare del tutto difficile laddove l'imposta va a ledere gli interessi dei pensionati e dei cittadini con un reddito medio e non va ad intaccare minimamente beni immobili posseduti dallo Stato, dalle Banche,dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni, dalle comunita' montane, ecc". Il Codacons ha attivato un servizio telefonico che consente ai contribuenti di ottenere in modo sicuro e veloce il calcolo dell'imposta da versare (892.007), dall'altro ha istituito un "Comitato nazionale vittime dell'Imu", al quale possono aderire tutti i cittadini italiani danneggiati dalla nuova imposta.


Ringraziamo il nostro collaboratore Roberto M. per la segnalazione.

lunedì 11 giugno 2012

Sento sempre più spesso, in ogni dove, la frase: dobbiamo salvare le banche.
Mi sto chiedendo sempre più spesso quale sia il peccato che hanno commesso dal quale debbano essere salvati e ancora se io le salvo commetto una buona azione?

sabato 9 giugno 2012

Cancro le cure proibite 2 di 14

Seconda parte del documentario che le case farmaceutiche non vi farebbero mai vedere!

I Signori delle industrie farmaceutiche hanno a cuore solo il profitto, non la nostra salute! Perché, se sei sano non sei un cliente e così propongono sempre il prodotto meno efficace, almeno sarai (finchè soppravvivi) un ottimo cliente. Il problema poi si allarga perché anche i Medici (salvando alcuni) traggono profitto da tutto questo e messi insieme hanno creato la cosiddetta "medicina ufficiale", qualcosa come una sorta di casta dove se qualcuno prova a tirare fuori una vera cura, viene messo a tacere o peggio. Potrei citare casi come quelli del Dottor Simoncini o del Dottor Hamer ma, torneremo a parlare di loro più avanti. Per il momento seguite il documentario e iniziate a farvi un'idea.

venerdì 8 giugno 2012

Cancro, le cure proibite parte 1 di 14


Inizia oggi la condivisione di un documentario sul Cancro che le Big Pharma hanno cercato di sopprimere a tutti i costi! Seguiranno le altre parti. Giudicate voi.

Oggi la “Casta del Cancro” - interconnessa con Big Pharma - difende a spada tratta la chemioterapia e la radioterapia, nonostante i risultati fallimentari degli ultimi 40 anni!
Non ci viene detto però che la sopravvivenza a 5 anni dalla chemio è bassissima a causa delle sostanze usate, esse stesse “cancerogene”, “mutagene” e “teratogene”.
Viene da chiedersi: come mai ai malati di cancro vengono somministrate sostanze costosissime e altamente tossiche per l’organismo, al punto da richiederne l’incenerimento ad alte temperature? Ignoranza, malafede, interessi economici?

Business is business”, e anche il cancro non è immune da tale logica commerciale: la chemio può costare fino 50.000 euro al mese, un solo trapianto di midollo 36.000, un ciclo completo di radioterapia 26.000 euro, ecc.
Il costo medio di un paziente oncologico è di oltre 200.000 euro e ogni anno in Italia sono 270.000 i nuovi malati.

giovedì 7 giugno 2012

Sms di Aiuto ai terremotati: Come vengono utilizzati?

In questi giorni si è parlato molto (solo sul Web) delle donazioni fatte tramite sms per le zone terremotate. La notizia che ha suscitato più scalpore ed insinuato dubbi, riguarda i fondi raccolti per il terremoto in Abruzzo (2009).

Iniziamo dal principio ed esaminiamo la questione dai vari punti di vista.
Per l'Abruzzo furono raccolti dalla protezione civile circa 63 milioni di euro grazie al contributo immediato di tutti gli Italiani, Sms, telefono fisso, bonifici, bollettini ecc.. Di questi aiuti, 5 milioni sono stati canalizzati dalla protezione civile verso un'associazione, la Etimos Foundation onlus, che in partnership con Consorzio Etimos, Abi-Associazione bancaria italiana, Federazione delle BCC di Abruzzo e Molise, Associazione Qualità e Servizi, Caritas diocesana dell'Aquila hanno creato un progetto chiamato “Microcredito per l’Abruzzo”.  L'associazione ha preso 470 mila euro come compenso per il progetto e messo il rimanente in un fondo a garanzia dei prestiti. Da questo progetto partono i prestiti verso gli Abruzzesi colpiti dal sisma, prestiti ad un tasso più basso sì, ma sempre prestiti.

Loro si difendono dicendo che "4.530.000 euro sono stati utilizzati per costruire un fondo di garanzia che permette l’erogazione di microcrediti a famiglie, microimprese, cooperative e imprese sociali, senza chiedere alcuna garanzia personale o patrimoniale. L’erogazione avviene attraverso le banche aderenti al progetto" e proseguono dicendo " le spese di gestione del progetto pagano semplicemente il lavoro di ideazione iniziale, coordinamento, assistenza tecnica e promozione che viene svolto da Etimos Foundation, con una struttura operativa ridotta al minimo (d’altronde anche nel caso in cui le donazioni servano per costruire una scuola, l’impresa costruttrice verrà pagata per il suo lavoro!)"

E qui facciamo il punto e due conti. Il costruttore lavora e lo paghi, punto, non prende interessi e si aiuta l'edilizia. 4 milioni e 530 mila euro messi a dovere per 3 anni (questo il tempo passato per iniziare ad erogare prestiti) fruttano interessi che rimangono a loro (sempre se come sostengono, restituiranno i 4 milioni a data da definirsi). Anche le Banche (come sempre) avranno i loro profitti dai vari prestiti, magari un po' più bassi, ma li avranno eccome. Quindi è normale che ci siano dubbi sulla gestioni di soldi Donati per aiuti immediati, è un'ingiustizia speculare e lucrare sulle disgrazie delle persone colpite da calamità di quella portata.
Se andate a fondo nelle ricerche, scoprirete che la Etimos ha proposto lo stesso progetto per il terremoto in Emilia.
Considerando poi la risposta della protezione civile: "La cifra raccolta sarà interamente destinata alle popolazioni colpite e, come è già accaduto in passato, le cifre donate non saranno gravate da Iva né alcuna quota sarà trattenuta dai vari operatori di telefonia. Ma i soldi, questo è bene precisarlo, non arrivano immediatamente nella disponibilità della Protezione Civile. Quella che si fa con gli Sms è infatti una sorta di promessa di donazione e fino a quando Tim, Vodafone, Wind, etc non riscuotono le bollette, non possono entrare in possesso dei soldi e quindi non possono trasferirli alla Protezione Civile sul conto che la stessa Protezione Civile ha presso la tesoreria dello Stato alla Banca d'Italia. I tempi tecnici di trasferimento dei fondi sono di circa 60 giorni, in pratica quando il donatore paga la bolletta." Qui facciamo di nuovo il punto. Tutte le sim ricaricabili donano 2 euro che vengono scalate immediatamente da un credito già pagato in precedenza. Quindi dovrebbero essere disponibili almeno quelli da subito? Invece no, perché l'operatore telefonico tieni tutto fermo per 2 mesi e matura i suoi piccoli interessi per recuperare iva o quote.
Concludo con una considerazione: L'abruzzo vive ancora una situazione di disagio paradossale dopo 3 anni, le ditte di costruzioni sono vicine al fallimento e non sono stati ricostruiti interi Paesi. Come ad esempio centro antico di Paganica. Come sempre vi dico, informatevi e valutate voi.






mercoledì 6 giugno 2012

Vaccini: Le cose che non ci dicono


Iniziamo con un argomento molto imporatnte e delicato: i vaccini. Il video nella sua prima parte mostra i danni provocati dal mercurio al cervello. Sì, MERCURIO, avete capito bene. Il mercurio viene usato come conservante nei vaccini ed è la seconda sostanza al mondo più tossica dopo il Plutonio. Guardate e giudicate Voi, magari potrete non credere a Me o a questo video ma, concedetemi il beneficio del dubbio e fatevi una ricerca più approfondita, scoprirete delle realtà scontertanti. Torneremo sull'argomento più avanti.
Buona lettura e buona visione.